Il nostro corpo spesso è carico di tensioni e irrigidimenti, perché? 
Perché spesso lo utilizziamo come “corazza” per proteggerci da ciò che pensiamo essere una minaccia esterna.

Avvertiamo un “nemico” (che può essere un collega sul posto di lavoro, un fratello in famiglia, un professore nell’ambito scolastico) e immediatamente e inconsapevolemente creiamo una barriera per difenderci.

Il nostro cervello, sotto stimoli stressogeni, invia impulsi elettrici che determinano un irrigidimento posturale. Questo a lungo andare può generare contrazioni involontarie provocando dolori articolari e muscolari. 
La difesa ovviamente viene attivata anche per quelle che percepiamo essere “minacce” interne come ad esempio le emozioni che non riusciamo a vivere o esprimere liberamente perché ci spaventano.

Anche in questo caso creiamo una sorta di protezione che con il tempo può creare sintomi fisici (vedi psicosomatica).

Le tecniche di rilassamento, da me proposte individualmente o in gruppo, favoriscono un contatto con sè stessi, con la propria Essenza, per lasciare andare gli inutili pesi e ritrovare la propria libertà.

 

 

 Cosa vuole dire tensione?

In questo caso tensione è un accumulo eccessivo di energia che non fluisce, ma ristagna proprio per “difendersi”. Quindi è anche uno spreco di energia. Proviamo a pensare a quanta carica è presente quando ci arrabbiamo, ma non riusciamo ad esprime liberamente la nostra rabbia. Cosa succede? Si ha una tensione elevata che invece di esplodere o implode nel nostro interno provocando ad esempio sintomi psicosomatici o rimane bloccata creando accumuli di energia.

Cosa possiamo fare?

L’ideale è imparare a gestire le emozioni o almeno imparare a rilassare il nostro corpo quando avvertiamo questi ristagni di energia inespressa. 
In che modo?
Tra le varie tecniche di rilassamento presenti, io utilizzo efficacemente il Reiki abbinato alla musicoterapia. In questo modo la persona riesce a ritrovare l’equilibrio energetico che è momentaneamente alterato. La sensazione che si avverte è un senso di pace e serenità che perdura anche molte ore dopo il trattamento. I benefici del Reiki iniziano ad essere riconosciuti anche a livello medico. Infatti in molti ospedali del mondo, tra cui anche in Italia alle Molinette di Torino e al San Raffaele di Milano, sono stati condotti studi sperimentali su pazienti oncologici. I risultati erano sorprendenti, la maggior parte dei pazienti trattati avvertiva un senso di benessere e riusciva a sopportare maggiormente il dolore legato al proprio stato di malattia. Quindi Reiki non ovviamente come cura, ma come aiuto nel favorire il rilassamento e nell’aiutare la persona e ritrovare un senso di pace e serenità che spesso viene perso.