Lo stress è una forma di ADATTAMENTO dell’organismo a stimoli stressogeni (chiamati stressor), quindi non è sempre negativo, anzi ci aiuta a vivere in modo flessibile, pronti al cambiamento. Diventa negativo quando viene VISSUTO male, quando ci si oppone al cambiamento, quando lo stressor è elevato e/o persistente, quando riattiva in noi vecchie ferite (sia fisiche, sia emotive-psicologiche) Nella vita di tutti i giorni siamo sottoposti continuamente a due tipi di stressor:

- stressor psicosociali, toccano quindi l’area emotiva della persona, ad esempio: una separazione, la perdita del lavoro, un litigio, una delusione, un esame…
- stressor fisici, ad esempio una caduta, un grave sforzo fisico, una postura errata protratta per molto tempo, agenti infettivi, virus, batteri… Studi recenti hanno dimostrato che qualunque sia il tipo di stressor, il nostro organismo mette in atto processi di reazione sorprendentemente simili, che si ripercuotono inevitabilmente sullo stato di salute generale della persona. 
Inoltre l’attivazione prolungata di reazione allo stress, prima di sfociare in una patologia chiara e distinta, inizia a presentarsi con un quadro clinico alterato definito “PRESENZA DI SINTOMI VAGHI E ASPECIFICI”, abbreviato con la sigla MUS= Medical Unexplained Symptoms. 
In questo caso la persona “sente di non stare bene”, ma “non sa il perché”, inizia quindi il suo peregrinare tra vari medici specialisti e vari esami per indagare, diagnosticare, capire il problema, fino ad arrivare, in alcuni casi, alla conclusione … “gli esami sono alterati ma … non si evidenzia alcuna patologia…”, quindi? Ci si rassegna a “stare male” e si parla di “stress”. 
Esempi di sintomi vaghi aspecifici sono: insonnia o sonnolenza persistente, ansia, mani e piedi sempre freddi, alterazione dell’appetito, colon irritabile, sudorazione. E’ fondamentale indagare la causa profonda dei MUS, il funzionamento del sistema neuroendocrino di reazione allo stress e i processi infiammatori cronici o acuti presenti. Questo è possibile tramite il dispositivo TOMEEX, uno strumento non invasivo che in 15 minuti permette, tra le altre informazioni, di conoscere il nostro meccanismo tipico di reazione allo stressor, sia del fisico, sia della mente. Di fronte allo stimolo stressogeno il nostro organismo risponde secondo questo schema:

  • FASE DI ALLARME: lo stressor viene percepito e l’organismo inizia ad attivare cambiamenti per adattarsi ad esso
  • FASE DI ADATTAMENTO O RESISTENZA: lo stressor provoca una reazione da parte dell’organismo che cerca di recuperare l’omeostasi (l’equilibrio) del sistema; se non dovesse riuscirci, potrebbe  sfociare nella fase successiva
  • FASE DI ESAURIMENTO: la reazione allo stressor è inadatta a ristabilire l’omeostasi, quindi il pericolo maggiore si ha in questa situazione perché, se protratta a lungo, potrebbe dar luogo all’insorgere di patologie fisiche o psichiche


Pertanto in base alla capacità dell’organismo di ristabilire l’equilibrio si hanno due modalità di risposta allo stressor:

  • EUSTRESS: lo stress arriva e invita l’organismo ad adattarsi, quindi a ristabilire un nuovo equilibrio, lo stressor viene vissuto come uno stimolo costruttivo e positivo sia nel corpo sia nella mente
  • DISTRESS: lo stress non viene percepito come positivo, l’organismo cerca di opporsi al cambiamento e non riesce a trovare un nuovo equilibrio. In questo caso abbiamo delle ripercussioni nel fisico ad esempio senso di stanchezza, agitazione, tachicardia, sintomi psicosomatici e manifestazione di MUS, ma anche nella mente, non si riescono a gestire positivamente le emozioni, si ha l’impressione che tutto sfugga, con il rischio di attacchi di panico, depressione, ansia, irritabilità.


Il dispositivo TOMEEX è in grado di individuare quali aree del nostro organismo sono soggette ad eustress e quali a di stress, come noi reagiamo psicologicamente a situazioni ritenute stressogene e quindi ci inviata a prestare maggiore attenzione ad alcune parti del nostro corpo prima che sia troppo tardi.